L’Agenzia delle Entrate con una nota di chiarimento ha spiegato che all’interno del bonus facciate si potrebbe far rientrare anche le tende da sole, ma ad una condizione.
L’Agenzia delle Entrate attraverso una nota di risposta all’interpello n.673 del 6 ottobre ha fornito un importante chiarimento. In particolare è stato spiegato come all’interno del bonus facciate potrebbero essere ricomprese anche le installazioni di tende avvolgibili da sole qualora questo intervento sia da considerarsi come a completamento dei lavori principali.
Saranno incluse anche le tende da sole all’interno del bonus facciate se questo intervento rientra quelli accessori e necessari per motivi tecnici ai fini del completamento dell’opera. Questo quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate.
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Ma cos’è il bonus facciate? Si tratta di un’agevolazione fiscale che consente al contribuente di ottenere uno sconto del 90% qualora decidesse di effettuare determinate tipologie di lavoro che come suggerisce lo stesso nome, riguardano il prospetto dell’edificio. Il suo obbiettivo è quello di incentivare la riqualificazione del decoro urbano ed efficientare il patrimonio edilizio italiano. Vengono ricompresi, infatti, tutti quei lavori di rinnovo di facciate visibili dalla strada. Con ogni probabilità, come accaduto per il Superbonus, anche questo potrebbe essere assoggettato ad una proroga.
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Oltre all’apertura sulle tende da sole, l’Agenzia delle Entrate aveva già fatto sapere come potessero ricomprendersi anche i parapetti, ma non, invece, i sistemi di illuminazione eventualmente allocati sulla facciata del palazzo.
Come per gli altri bonus, poterne usufruire è semplice. Il committente potrà optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. Nel primo caso, l’Impresa esecutrice dei lavori applicherà uno sconto pari al 90% del totale che si ritroverà all’interno del proprio cassetto fiscale e portare il credito in compensazione. L’Impresa potrà anche decidere di cedere il suo credito a terzi (es. banche) e monetizzare così subito. La stessa opzione può esercitarla il committente cedendo ad un istituto di credito l’ammontare del suo credito e così saldare l’impresa.