Conti in rosso con la truffa dell’iban ritoccato. Persi milioni di euro

Conti truffati con iban ritoccati, una nuova truffa bancaria mette in ginocchio milioni di italiani. Registrata una perdita di milioni di milioni di euro. 

monete - pixabay
monete – pixabay

Le truffe bancarie non finiscono qui, i malfattori sono sempre in agguato per svuotare conti in banca di ignari clienti. L’inganno si insidia nel sistema della fatturazione elettronica, violando in primis la privacy ma riducendo anche a zero i conti in banca. Milioni di italiani sono rimasti vittima del raggiro, gli Istituti di Credito sono già in allerta e si stanno muovendo con la Polizia Postale per la risoluzione del problema.

Quando la fattura elettronica viene inviata dal fornitore al cliente, compare spesso l’IBAN sul quale dovrà essere effettuato il bonifico bancario, si tratta di un file XML o p7m ( inviato dal fornitore) che si trasforma in pdf (quando ricevuto dal cliente.

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I truffatori hanno trovato il modo di come inserirsi tra l’invio del file XML o p7m e la ricezione del file in pdf al fine di modificare l’IBAN in fattura. Con una semplice mossa non comparirà l’IBAN del fornitore ma del truffatore.

Come ovviare al problema e prevenire l’attacco?

bonifico - pixabay
bonifico – pixabay

Per cercare di limitare i danni, anche se non c’è mai fine al peggio, soprattutto per quanto riguarda le truffe, bisogna tenere a mente dei semplici passaggi ed accorgimenti.

  • Controlla sempre L’IBAN, soprattutto se questo sia corretto, prima di inviare il pagamento della fattura elettronica.
  • Aggiorna la sicurezza, è opportuno cambiare ogni 3 mesi le password di accesso non solo alle email ma anche ai portali per la fatturazione elettronica. Utilizza ogni volta password completamente diverse.
  • Dove possibile evita l’IBAN, per tagliare la testa al toro, dove possibile, evita di scrivere l’IBAN del conto corrente. Nel contenuto la fattura elettronica non differisce da quella cartacea per cui se il programma che utilizzate lo permettere è possibile chiedere una copia diversa per il cliente.

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  • Utilizza mezzi sicuri, cerca di non dare a tutti le tue password ed i tuoi accessi. Se proprio devi comunicare con qualcuno i tuoi dati sensibili, utilizza metodi discreti e sicuri.
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