Le mance sono da tassare: la sentenza senza precedenti della Corte di Cassazione

Le mance sono da tassare. La Corte di Cassazione si è espressa in questo modo alla luce di un fatto insolito accaduto a un concierge in Costa Smeralda

Martelletto giudice
Martelletto giudice – Foto da Pixabay

É una sentenza che sicuramente farà discutere quella decisa dalla sezione tributaria della Corte di Cassazione che si è espressa sfavorevolmente nei confronti di un lavoratore che ha accumulato nel corso di un anno una cifra considerevole solamente di mance.

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L’uomo, un concierge di un hotel di lusso in Costa Smeralda (Sardegna), ha depositato in banca, infatti, un ammontare di oltre 80mila euro ricevuti come donazione dai clienti, senza pagare nessun tipo d’imposta poiché svincolati dalla paga percepita dal datore di lavoro. La notizia si apprende da Italia Oggi e dal Sole 24 Ore.

Le mance sono da tassare. La cifra incredibile depositata da un concierge di un albergo di lusso

mance da tassare
Concierge Hotel di Lusso – Foto da Instagram

La Corte di Cassazione ha ribaltato la sentenza della Commissione tributaria regionale (che in un primo momento aveva dato ragione al portiere dell’albergo di lusso, accusato di evasione fiscale), condannando il lavoratore a pagare l’Irpef sui circa 84mila euro di mance ricevuti dai clienti.

Da quanto si evince, secondo l’articolo 51 del Testo unico delle imposte sui redditi, emerso dalla riforma Irpef del 2004, tutte le somme percepite, anche se sotto forma di regalìa ma connesse al rapporto di lavoro, costituiscono reddito (nonostante non sia direttamente coinvolto il datore del lavoro stesso).

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É d’accordo con la sentenza anche Raffaello Lupi, docente di diritto tributario all’università Tor Vergata di Roma il quale, alle pagine de Il Messaggero, ha affidato le seguenti parole: “Non c’è bisogno che un compenso, per essere riconducibile all’attività lavorativa, sia erogato dal datore di lavoro ma può essere erogato anche dai beneficiari dell’attività”.

Aggiunge però una particolarità: “Il collegamento con l’attività di lavoro deve essere stabile, e non sarebbe certo reddito un’entrata fortuita e atipica… Il portiere di un albergo di lusso si aspetta le mance come parte del suo complessivo assetto lavorativo; in molte offerte di lavoro del genere, l’espressione più mance segue l’indicazione della paga base, che spesso diventa quasi secondaria”.

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